Durante l'impero Romano fu rilevante centro agricolo e commerciale, esportava soprattutto vino, trasportato in anfore. Anfore vinarie del IV secolo d.C. prodotte a Caleacte sono state trovate a Roma. Probabilmente Caleacte esportava anche il tonno in anfore, tant'è che l'autore Silio Italico nel I secolo d.C. parlava del "litus piscosa calacta."
I recenti scavi archeologici a Caronia e Marina di Caronia hanno mostrato che la città ellenistica sul sito dell'odierna Caronia fu distrutta verso la fine del I secolo d.C. da un incendio o un terremoto. Gli abitanti sembrano dopo questo incidente aver traslocato al più comodo abitato sul mare, l'odierna Caronia Marina. Poco dopo la metà del IV secolo d.C., l'abitato portuale di Calacte a Caronia Marina fu distrutto, probabilmente da un terremoto. La vita dell'abitato a Caronia Marina continuava, ma dopo il V secolo d.C. su scala molto ridotta.
Il toponimo Caronia (Al Qaruniah) è rammentato dal geografo arabo Idrisi, famoso per i suoi saggi riguardanti Palermo sotto il dominio islamico.
La grande Frana a Caronia |
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