Caronia



La cittadina sorse sul sito dell'antica Calacte (Kalè Akté, "Bella costa", in greco). Secondo lo storico Diodoro Siculo, Calacte fu fondata nel 446 a.C. da Ducezio, condottiero siculo. Ducezio, dopo essere stato sconfitto da Siracusa e mandato in esilio a Corinto, sarebbe tornato con alcuni corinzi per fondare la colonia Calacte. Probabilmente esisteva un piccolo abitato siculo sul sito di Caronia già nell' inizio del V secolo a.C., e questo abitato si è poi sviluppato in un centro urbano nel periodo ellenistico. Dopo la conquista romana, all' inizio del II secolo a.C., ha cominciato a battere una serie di monete di bronzo, la più importante con Dioniso e grappolo d'uva.
Durante l'impero Romano fu rilevante centro agricolo e commerciale, esportava soprattutto vino, trasportato in anfore. Anfore vinarie del IV secolo d.C. prodotte a Caleacte sono state trovate a Roma. Probabilmente Caleacte esportava anche il tonno in anfore, tant'è che l'autore Silio Italico nel I secolo d.C. parlava del "litus piscosa calacta."
I recenti scavi archeologici a Caronia e Marina di Caronia hanno mostrato che la città ellenistica sul sito dell'odierna Caronia fu distrutta verso la fine del I secolo d.C. da un incendio o un terremoto. Gli abitanti sembrano dopo questo incidente aver traslocato al più comodo abitato sul mare, l'odierna Caronia Marina. Poco dopo la metà del IV secolo d.C., l'abitato portuale di Calacte a Caronia Marina fu distrutto, probabilmente da un terremoto. La vita dell'abitato a Caronia Marina continuava, ma dopo il V secolo d.C. su scala molto ridotta.
Il toponimo Caronia (Al Qaruniah) è rammentato dal geografo arabo Idrisi, famoso per i suoi saggi riguardanti Palermo sotto il dominio islamico.







La grande Frana a Caronia





































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